Pubblicato il nuovo articolo scientifico sulla sovrapposizione temporale di esseri umani e grandi carnivori

Pubblicato - Ott 10, 2022


I dati delle fototrappole utilizzate nell’ambito del progetto LIFE Lynx vengono impiegate principalmente per il monitoraggio del successo del ripopolamento. Tuttavia, i dati delle trappole fotografiche offrono anche l’opportunità di affrontare questioni irrisolte riguardanti l’ecologia delle specie e le interazioni della comunità.

A tal fine, è stato condotto un nuovo studio sugli impatti dell’attività umana sulla lince eurasiatica (Lynx lynx), sul lupo (Canis lupus) e sull’orso bruno (Ursus arctos) dal team di ricerca LIFE Lynx della Facoltà di Medicina Veterinaria di Zagabria. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica zoologica “Journal of Vertebrate Biology”.

I risultati ottenuti attraverso i dati delle fototrappole hanno dimostrato che la sovrapposizione generale nell’attività temporale di tutti e tre i grandi carnivori e degli esseri umani era bassa, essendo i primi attivi principalmente nelle ore notturne/alba/crepuscolo e il secondo durante le ore diurne. Al contrario, l’attività temporale di tutti e tre i predatori era simile sui sentieri in foresta, dove è stata osservata una minore attività umana, e sulle strade forestali dove l’attività umana era più frequente e diversificata.

I modelli di attività quotidiana degli animali sono regolati da fattori esterni come la selezione dell’habitat, la selezione temporale della nicchia, disponibilità delle prede e rischio di predazione. Inoltre, specie diverse mostrano una varietà di risposte al disturbo umano; pertanto, per comprendere gli effetti delle attività umane sulla fauna selvatica, è fondamentale considerare le diverse caratteristiche del disturbo antropico (es. tipo, frequenza, tempistica e localizzazione dell’attività umana) nonché le caratteristiche delle specie osservate (es. biologia delle specie, età e sesso).

Studi come questo possono aiutare a capire i punti critici in cui l’attività umana diventa dannosa per la biodiversità, la funzione dell’ecosistema e gli sforzi di conservazione.