Lo studio recentemente pubblicato Dolines and Cats: Remote Detection of Karst Depressions and Their Application to Study Wild Felid Ecology, è uno dei primi che si basa principalmente sui dati di telerilevamento per rilevare le caratteristiche del microhabitat su larga scala. È anche un buon esempio di collaborazione interdisciplinare tra bioLOGI e geoLOGI, in cui gli autori hanno dimostrato l’applicabilità di metodi automatici per il telerilevamento delle caratteristiche dei rilievi nello studio delle caratteristiche del microhabitat e dell’ecologia dei gatti selvatici. Gli autori sono ricercatori dell’Istituto Geografico Anton Melik (ZRC SAZU), del Dipartimento di Selvicoltura e risorse forestali rinnovabili (Facoltà di biotecnologia, Università di Lubiana) e del Servizio forestale sloveno, inclusi diversi membri del team LIFE Lynx.
Le estese foreste miste dinariche di abeti e faggi che ricoprono l’aspro rilievo carsico, sono particolarmente adatte ai gatti selvatici in Slovenia. Lo studio ha incluso dati sulle depressioni carsiche e sulle posizioni GPS dei felini selvatici e sui siti di predazione della lince. In uno studio preliminare nell’area dell’altopiano di Menišija e nella pianura di Logatec-Begunje, gli autori hanno valutato la selezione di queste caratteristiche da parte di due specie di felini selvatici e inoltre l’importanza delle depressioni carsiche per il comportamento di caccia della lince. Hanno scoperto che entrambe le specie preferivano la vicinanza delle depressioni carsiche, tra le quali hanno selezionato soprattutto le depressioni carsiche più grandi. La lince uccideva regolarmente prede di ungulati vicino a questi siti caratteristici, infatti più della metà (58%) dei resti di prede sono stati trovati all’interno o in prossimità di queste depressioni carsiche.
L’interpretazione delle caratteristiche del microhabitat come la vegetazione e il rilievo è importante per una comprensione più dettagliata dell’ecologia e della conservazione degli habitat chiave dei felidi selvatici.
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