La volpe – un necrofago e le prede di lince

Pubblicato - Set 4, 2020


Maks è una giovane lince che è stata liberata nel giugno di quest’anno nelle foreste del Monte Nevoso e attualmente sta stabilendo un suo territorio nell’area di Javorniki. Dal momento del rilascio è riuscito a predare diversi caprioli, nell’ultimo controllo sui siti di predazione abbiamo trovato una volpe predata.

Resti della preda di lince – una volpe. Foto: Lan Hočevar, LIFE Lynx

La dieta della lince nei Monti Dinarici è principalmente basata sugli ungulati, in particolare caprioli, ma a volte predano anche cervi o camosci. Oltre agli ungulati, ci sono altre specie più piccole nel menu. Tra questi, il più importante è il ghiro, soprattutto nelle annate con una buona pasciona di ghiande, come quest’anno. Le volpi sono la preda più comune della lince tra i piccoli carnivori e in Slovenia rappresentano circa il 4% della dieta della lince. Abbiamo anche notato che le volpi e altre specie più piccole sono più spesso predate dalle linci più giovani, quindi non è insolito che Maks ne abbia catturata una.

Maks. Foto: Miha Krofel, LIFE Lynx

Sebbene gli incontri tra una lince e una volpe possano essere molto pericolosi per quest’ultima, questo ovviamente non scoraggia le volpi dal rubare i resti della preda della lince. La volpe è anche la specie più comune che abbiamo osservato tra i necrofagi che si nutrono dei resti di prede della lince.

Questa volta, Maks ha mangiato la volpe quasi interamente, lasciando solo la testa, la coda e la pelle. Tuttavia, a volte capita che una lince non si nutra della volpe, ma la uccida soltanto. La ragione di ciò è nella strategia di riduzione della concorrenza per il cibo, chiamata tecnicamente “intraguild predation” (predazione tra specie appartenenti allo stesso ordine).

Ricerche condotte in altri paesi hanno dimostrato che la lince può essere un fattore importante nella regolazione delle popolazioni di volpi. In Scandinavia, ad esempio, si stima che la lince predi fino al 10% dell’intera popolazione di volpi e rappresenti fino al 50% della mortalità delle volpi. Lì, l’estinzione locale della lince nel XX secolo ha portato anche a un aumento delle popolazioni di volpi.