Le analisi genetiche hanno confermato che uno dei cuccioli di Aida e Zois ha lasciato il territorio di sua madre nell’area di Jelovica e sta stabilendo il suo proprio territorio nell’area del Monte Razor. Questo è il primo passo verso l’espansione di una popolazione di lince e per la cvreazione di una nuova commessione che a lungo termine riunirà Ia popolazione alpina con quella dinarica.
Nella prima neve di dicembre, un guardiacaccia della Riserva di caccia statale Prodi-Razor ha trovato nuove tracce di lince sulla strada forestale che porta al monte Razor. I membri del team LIFE Lynx, attraverso il monitoraggio invernale, hanno quindi ottenuto alcuni campioni genetici non invasivi (urina ed escrementi) per l’analisi. Hanno anche installato tre fototrappole, ma finora senza foto di lince.
Data la frequente marcatura, tipica degli animali territoriali, avevamo già ipotizzato che si trattasse molto probabilmente di un maschio adulto. I nostri sospetti sono stati poi confermati dall’analisi genetica, che ha rivelato che la lince ormai adulta era un piccolo della prima cucciolata di Aida e Zois, due individui traslocati dalla Romania nel 2021.
Le informazioni attendibili provenienti dal campo rappresentano l’inizio di un approfondimento delle ricerche sulla presenza della lince con metodi scientificamente verificabili; fototrappolaggio o analisi genetica. Questo è il motivo per cui vorremmo che i cacciatori locali continuassero a essere coinvolti nel monitoraggio dello sviluppo della popolazione di lince dopo le reintroduzioni. Per la conservazione a lungo termine della lince, è fondamentale mantenere la cooperazione tra cacciatori ed esperti che abbiamo stabilito con il progetto LIFE Lynx.